giovedì 22 novembre 2012




Ti ritrovo in ogni mio passo, in ogni mia parola.
Sei nelle giornate fredde di novembre, quando mi ranicchio sotto una coperta calda e penso che in due ci staremmo meglio.
Sei nella musica che culla l’anima stanca, quando ti immagino dormire davanti ai miei occhi, lo spettacolo più bello al mondo.
Sei nel pancione di una donna che vedo per la strada, quando penso a che emozione sarebbe portarti qui dentro per nove mesi.
Sei nell’aria autunnale, quando cerco di sognare il profumo della tua pelle, il profumo più inebriante, più eccitante …
Sei negli occhi di un bimbo che mi guarda, quando mi chiedo come sarebbe stato il tuo musetto, e allora il cuore mi si stringe in una morsa e il dolore riprende a scorrermi nelle vene e a invadere ogni parte di me.
Forse sono una bambina capricciosa, che non sa affrontare la realtà, che non vuole rinunciare al sogno.
Forse passerò tutta la mia vita a inseguire il nulla, a farmi male con continue illusioni, ma cosa posso fare?
Proprio non riesco a mettere via il desiderio di maternità, ci ho provato tante di quelle volte …
Mi sono ripetuta che ho tante cose di cui rallegrarmi, ho urlato a me stessa di essere un’ingrata per non saper essere felice di ciò che la vita mi ha donato.
Non ho risolto nulla.
Io voglio te, piccolo mio.
Non so più dove trovarti, né in che modo arrivare a te, ma so che non ti lascerò, bimbo mio.
Non abbandonerò il sogno di darti al mondo, di vedere i tuoi occhioni e di stringerti forte amandoti infinitamente.

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